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Entreranno già nella giornata di oggi i primi pazienti covid positivi, dimissibili dall’ospedale, che trascorreranno l’ulteriore fase di quarantena all’interno del CAVS COVID di Gattinara.

Uno spazio dedicato, al secondo piano della casa della salute di Gattinara, allestito grazie a un’azione sinergica di Asl Vercelli e Comune di Gattinara, con il prezioso supporto dell’Associazione Nazionale Alpini i volontari della protezione civile e la Fondazione Valsesia.

In tutto 10 i posti letto presenti al momento in questa struttura che ospiterà i pazienti che, per diverse ragioni, non sono ancora in condizione di poter rientrare al proprio domicilio.

 

“Da sempre la nostra realtà territoriale ha avuto una centralità importante per l’assistenza sanitaria - ha sottolineato il sindaco di Gattinara Daniele Baglione –. Il CAVS-COVID è una risposta ai bisogni di salute della popolazione e al tempo stesso un’occasione per ottimizzare in modo costruttivo gli spazi della casa della salute di Gattinara. Una risposta all’emergenza, ma anche un segnale di concretezza in un momento in cui è importante “fare” per superare presto questa emergenza”.

“Abbiamo potuto sfruttare al meglio questa realtà già presente – ha sottolineato il coordinatore per l’emergenza COVID dell’Asl VC Pietro Presti – riutilizzandola nell’ottica di favorire una integrazione ospedale-territorio. Un ulteriore tassello nel programma di attività che stiamo portando avanti per “valorizzare” il più possibile il territorio con una serie di servizi funzionali all’assistenza dei pazienti nella fase post ospedaliera”.

“Sono molto soddisfatto – afferma il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco – per il lavoro fatto nella programmazione dell’espansione dei letti ospedalieri covid dalla Direzione dell’Asl di Vercelli e dal Coordinatore per l’emergenza Covid Pietro Presti. Un lavoro che ha visto la collaborazione fattiva dei sindaci del territorio e che ha portato a poter utilizzare l’ex ospedale di Gattinara come risorsa per gestire e assistere i pazienti covid. È la dimostrazione di quanto le strutture sanitarie presenti sul nostro territorio come gli ex presidi, oggi spesso sede di casa della salute, siano funzionali ed essenziali sia in caso di particolari emergenze, sia in situazioni ordinarie; ed è per tale ragioni che è importante potenziarle valorizzandone servizi e attività. Questa è anche la prima pietra fondante su cui intendo proporre la necessaria separazione tra attività ospedaliera covid e non covid nella fase due”.

“In alcuni casi le negatività – ha evidenziato il presidente della Provincia Eraldo Botta – possono diventare opportunità positive. Il progetto concretizzato oggi è stato soprattutto segno dell’unità del territorio. Sono convinto che quello di oggi sia un seme che, con il contributo e la collaborazione di tutti, potrà portare frutti e valorizzando i nostri presidi territoriali per la tutela della salute dei cittadini”.

Oggi - ha commentato il Sindaco di Borgosesia, On Paolo Tiramani - abbiamo inaugurato la prima struttura di questo genere in Piemonte, ringrazio tutti – Sindaci, Fondazione Valsesia, il Commissario Covid Pietro Presti - perché il nostro territorio, che ho l’onore di rappresentare in Parlamento, ha dato dimostrazione di “saperci fare”: laddove altri stanno cercando di capire come rispondere alle esigenze imposte da quest’emergenza, noi diamo prova pratica di come sia possibile attuare percorsi importanti in tempi brevi. Altre Asl dimettono pazienti ancora positivi senza fornire un percorso sanitario definito, qui da oggi diamo risposte alle famiglie che hanno bisogno di vivere in sicurezza e contemporaneamente di sapere che i loro cari sono accuditi nell’ambito di un quadro terapeutico adeguato. La sfida che ci aspetta ora è che questa struttura diventi anche la prima che si occupi dell’emergenza a livello post Covid: che qui vengano curati tutti i soggetti che saranno colpiti dal virus anche in futuro, in modo che gli ospedali principali, Vercelli e Borgosesia, siano virus-free e possano tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie.

Unità e collaborazione sono aspetti richiamati anche dal sindaco di Quarona Francesco Pietrasanta che ha ribadito come in questi giorni di emergenza non si sia mai sentito solo. Un valore aggiunto che di certo ha fatto la differenza.