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L’ASL di Vercelli ha rimodulato i posti letto ospedalieri dedicati ai pazienti Covid, in modo da poter far fronte alla ripresa della pandemia.

All’ospedale Sant’Andrea di Vercelli i posti letto passano da 28 a 32, così suddivisi: 4 ad alta intensità, 12 a media intensità (Malattie infettive) e 16 a bassa intensità (Medicina). In Medicina i posti letto sono stati aumentati da 12 a 16, e un intero piano è diventato area Covid. In caso di ulteriore necessità i posti ad alta intensità in Rianimazione possono essere integrati di ulteriori 2 posti letto attivabili in tempo reale. A Borgosesia dal 27 dicembre verranno attivati 10 posti letto a bassa intensità.

“Nonostante l’aumento dei casi di positività la situazione è sotto controllo, l’Asl sta alzando la guardia e vogliamo essere pronti ad un eventuale aumento della richiesta di ricoveri – spiega il Direttore Generale Eva Colombo – L’aumento di posti letto è adeguato a garantire le esigenze della popolazione residente nel territorio Vercellese e della Valsesia. Ricordiamo, ancora una volta, come la vaccinazione sia fondamentale negli adulti così come nei bambini, questi ultimi anche se asintomatici o paucisintomatici, costituiscono un veicolo di trasmissione per il contatto con compagni di scuola e familiari, per questo anche per loro risulta essenziale l’adesione alla campagna vaccinale, approfittando della pausa natalizia”.

Proprio per rimarcare il massimo sforzo nella campagna vaccinale, l’hub di Caresanablot resterà aperto anche il giorno di Natale, dalle 9 alle 11.30 e il Centro medico di Alagna ospiterà una sessione di vaccinazione straordinaria, dedicata alla popolazione montana, il 30 dicembre, dalle 9 alle 13. Il 6 gennaio è invece previsto un open day a Vercelli, dedicato alle vaccinazioni pediatriche.

Anche per quanto riguarda l’esecuzione di tamponi molecolari (per persone sintomatiche o a contatto con positivi, su richiesta dei medici di famiglia o del SISP) l’Asl ha aumentato il numero di esecuzioni su prenotazione a 500 al giorno.

Contestualmente all’attivazione dei nuovi spazi Covid, l’Asl sta provvedendo a rimodulare tutta l’attività chirurgica su entrambi i presidi ospedalieri.

“Nelle scorse settimane - commenta il presidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte Alessandro Stecco - abbiamo provveduto a potenziare il servizio di ossigenoterapia domiciliare per consentire ai pazienti che sono nelle condizioni di poterlo fare di seguire la terapia presso la propria abitazione, liberando anticipatamente posti letto o razionalizzandone l’occupazione all'interno di un protocollo regionale sotto stretta vigilanza del Distretto e delle Direzioni aziendali”.