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È un vero e proprio cubo. Un monoblocco dedicato all’emergenza urgenza che sarà parte dell’ospedale S. Andrea di Vercelli. È stato presentato il 25 marzo, con una cerimonia pubblica, quello che sarà il nuovo volto dell’ospedale S. Andrea di Vercelli.

Alla presenza dell’assessore alla sanità Antonio Saitta, il direttore generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri ha illustrato il progetto in corso per la costruzione, ex novo, di una nuova ala dell’ospedale. Un monoblocco in cui saranno concentrate le attività di emergenza urgenza e di area critica: dal pronto soccorso, alle Terapie intensive alle sale operatorie, oltre che i servizi di supporto, come la sterilizzazione.

 

Un progetto avviato a settembre 2016 partendo dalla consapevolezza di una struttura, quella del S. Andrea, costruita nel 1964 con logiche e percorsi del passato e che, come tale, fa i conti con una obsolescenza di fondo e con la necessità di un importante rinnovamento del parco tecnologico.

L’Asl di Vercelli ha analizzato e vagliato più opportunità prima di scegliere il percorso da intraprendere. La scelta di puntare alla realizzazione di un nuovo plesso da collegare all’ospedale sfruttando lo spazio corrispondete con l’area vicina a largo Giusti è stata vagliata perché considerata più vantaggiosa sotto diversi punti di vista: la certezza di non dover interferire con l’attività ospedaliera quotidiana e la possibilità in contemporanea di realizzare ulteriori lavori di “umanizzazione” con la rivisitazione di alcune aree di degenza per renderle più confortevoli.

“A Vercelli - ha sottolineato l’assessore Antonio Saitta - si prepara un importante progetto di sviluppo ed ampliamento dell'ospedale S.Andrea. Ritengo che quando si pensa a un’opera di questo tipo, tutto vada chiaramente inquadrato nel contesto di riferimento. Come Regione Piemonte crediamo in questo progetto e abbiamo formalizzato proprio oggi il nostro parere favorevole. Sulla modalità di procedura da adottare stiamo valutando ulteriori soluzioni per alleggerire l’Asl di Vercelli. Il sistema pubblico nella realizzazione delle opere ha spesso tempistiche lunghe. Mi sento sicuro nel voler avviare questo percorso e prima della scadenza del mandato assumeremo una decisione definitiva sulla procedura più adatta. L’obiettivo è quello di dare risposte: vogliamo avere un punto fermo, in modo che alla fine del mandato il direttore generale abbia tutti gli strumenti per andare avanti con questo progetto, a vantaggio dei cittadini e degli operatori sanitari di Vercelli”.

“Purtroppo l’impegno determinato dalla convocazione odierna del Consiglio regionale – ha detto il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino - mi impedisce di essere presente alla presentazione del progetto per il nuovo monoblocco per le emergenze. È un’opera importante, molto attesa a Vercelli, che consentirà di razionalizzare e migliorare le attività di area critica dell’ospedale Sant’Andrea”.

“Una soluzione – ha sottolineato il direttore generale Chiara Serpieri – che riteniamo essere in linea con una visione moderna di realtà ospedaliera, concepita sempre più per intensità di cura e che per altro consentirà anche di ottimizzare al meglio le risorse e il personale presente. Un unico blocco operatorio è più efficiente a parità di risorse e supporterà meglio il programma d'incremento dell'attività e il posizionamento di Vercelli nella rete ospedaliera”.

All’incontro sono intervenuti anche il sindaco di Vercelli Maura Forte, il presidente dell’Ordine dei Medici di Vercelli Piergiorgio Fossale, il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Vercelli Giulio Zella e il Direttore della Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione dell’ASL VC Roberta Petrino.

 

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