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Il Centro di Salute Mentale di Borgosesia aderisce al progetto “Pillole in versi”.

L’iniziativa, nata da un’idea della Prof.ssa Maria Rosa Pantè, poeta e referente di educazione civica dell’Istituto Lancia, ha inizialmente coinvolto le scuole elementari, medie e superiori del territorio di Borgosesia con l’obiettivo di restituire importanza alle parole e al loro significato.

Presso le farmacie e le parafarmacie, in alcuni studi medici e nelle librerie del territorio sono state posizionate le scatole “Prendi un verso” e “Lascia un verso” contenenti queste pillole, ovvero testi di canzoni, poesie ma anche proverbi scritti da bambini e ragazzi che vogliono trasmettere dei messaggi positivi e di incoraggiamento in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

Il centro di salute mentale di Borgosesia dell’ASL di Vercelli ha preso parte a questa iniziativa collocando nell’atrio della struttura la scatola “Prendi un verso”, che contiene le pillole di diversi pazienti per i quali questo progetto è diventato un vero e proprio percorso riabilitativo.

Si è venuto per cui a creare questo scambio di pensieri senza sapere esattamente da chi arrivano i versi, con la certezza però di sapere che qualcuno li leggerà e magari si sentirà meno solo.

La raccolta dei versi prosegue anche nel Centro di Salute Mentale di Borgosesia, con la convinzione che anche le parole possono essere cura… Senza effetti indesiderati!

Il progetto “Pillole in versi”, per concludere, è anche presente sui social con una pagina Facebook e un account Instagram.