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È stato consegnato ufficialmente oggi dal Soroptimist Club Vercelli l’elettrocardiografo che andrà a completare un ambulatorio dedicato anche alla malattia di genere.

Un risultato, quello di oggi, che consolida il percorso intrapreso il 19 maggio scorso con “Si Cammina con il Cuore”, l’iniziativa promossa dal Soroptimist di Vercelli nell’ambito del progetto “Si parla di cuore” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla medicina di genere e in particolare sui rischi legati alle malattie cardiovascolari nel sesso femminile nell’ottica di una salute più equa per tutti, uomini e donne.

Oggi questa nuova strumentazione è stata consegnata alla Cardiologia dell’Asl di Vercelli diretta dal Dott. Francesco Rametta e sarà utile per implementare le attività di prevenzione e trattamento delle patologie cardiache femminili.

 

“Un club – il nostro – ha detto la presidente del Soroptimist Club Vercelli Rita Buccetti, intervenuta oggi insieme alla prossima presidente del club Rita Chiappa – che punta a favorire l’attuazione di progetti che possano avere una ricaduta concreta per i cittadini. Desideriamo ringraziare gli oltre 300 cittadini vercellesi che hanno partecipato alla nostra camminata del cuore perché è grazie al loro contributo che oggi è stato possibile donare questa nuova macchina”.

“Ringrazio il Soroptimist Club di Vercelli – ha detto il direttore generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri - per questo contributo. Il nostro compito come Azienda Sanitaria è quello di intercettare i bisogni della popolazione e prevenire le situazioni di rischio che poi nel lungo termine possono determinare una patologia cronica e invalidante. Il supporto di realtà come la vostra ci consente di dare un ulteriore slancio a questa nostra attività”.

In Italia la mortalità per malattie cardiovascolari (cardiache e cerebrali) è del 48,4% nelle donne e del 38,7% negli uomini (dati del ministero della salute del 2016). La prima causa di morte della donna in tutti i paesi industrializzati è l’infarto del miocardio e lo scompenso cardiaco colpisce nella terza età più donne che uomini. Anche l’ictus colpisce maggiormente la donna dell’uomo ( +55%). È su questi presupposti che, in tutto il mondo, si stanno portando avanti campagne mediatiche per sensibilizzare le donne sulla prevenzione cardiovascolare.