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“Diamo voce al rispetto”. Questo il titolo del webinar organizzato dal Comune di Vercelli e tenutosi a fine aprile per sensibilizzare gli alunni degli istituti scolastici di primo e secondo grado del territorio sul tema delle discriminazioni e della parità di genere.

L’evento si è svolto in collaborazione con la Procura, il Tribunale e l’ASL di Vercelli, che nella persona di Caterina Bobba, psicologa e psicoterapeuta, ha trattato il tema "Stereotipi, pregiudizi e discriminazione".

Questo incontro virtuale si è svolto al termine di due percorsi educativi incentrati sul tema delle discriminazioni che hanno coinvolto gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori nell’anno scolastico 2020/2021.

Tutte le classi hanno dimostrato grande interesse nei confronti di queste tematiche così delicate e attuali, come conferma anche la psicologa e psicoterapeuta dell’ASL di Vercelli Caterina Bobba, che con il suo intervento ha coinvolto quattro classi: <<L’interesse da parte degli studenti nei confronti di questi temi è stato tangibile, ed è una cosa molto positiva - spiega la Dott.ssa Bobba - Ovviamente non si può pretendere che tutti dimostrino lo stesso grado di sensibilità e coinvolgimento, molto dipende anche dal vissuto personale. Un dato da sottolineare è che molti studenti coinvolti in questi percorsi sono ragazzi stranieri, che spesso hanno toccato con mano la sofferenza che si prova ad essere vittime di discriminazione e pregiudizi. Questo intervento - prosegue - è stato molto importante per ribadire quanto le differenze e le diversità non debbano essere un qualcosa che divide, bensì un valore aggiunto>>.

Nello specifico, il tema trattato dalla Dott.ssa Bobba ha fatto luce sui meccanismi psicologici che portano alla formazione di pregiudizi e stereotipi, con un focus particolare sul difficile momento che stiamo vivendo.

<<Spesso quando viene identificato un nemico comune le diversità si affievoliscono, vengono meno - spiega la psicologa e psicoterapeuta - L’esempio più lampante è rappresentato dalla pandemia, con tutti i principali governi mondiali che, con il supporto della comunità scientifica, si sono uniti e hanno trovato una soluzione, ovvero il vaccino, in tempi record. L’umanità si è fatta forte per affrontare un problema condiviso e trovare una soluzione. Anche le discriminazioni e le disparità di genere possono essere viste come un virus - conclude -, e l’unico vaccino disponibile è la sensibilizzazione attraverso iniziative come questa>>.